TORRICELLA – La scena del delitto ha “parlato", il cadavere lo farà domani. Le indagini sul delitto di Torricella sono già a un buon punto e il lavoro dei carabinieri del reparto operativo di Teramo sta fornendo tasselli per cercare di dare un nome e un volto all’assassino di Carmine Di Luca, il pensionato 69enne di origini napoletane ucciso a coltellate nella sua abitazione di Piano Grande.
L’AUTOPSIA SLITTA. Non si terrà prima di domani l’esame autoptico sulla salma del pensionato. La Procura oltre al medico legale Giuseppe Sciarra incaricherà un altro consulente di parte dello staff del professor Raffaele Fineschi: i periti avvieranno l’esame probabilmente nel pomeriggio di domani all’ospedale di Teramo. Dopo il primo esame esterno c’è da approfondire l’aspetto del numero delle coltellate e da cosa siano state inferte, anche se al momento c’è una prima indicazione per un’arma bianca dalla piccola lama, che ha affondato nel corpo del pensionato almeno una decina di volte al collo, alla testa e alla schiena.
IL PM TORNA SULLA SCENA DEL CRIMINE. Il pubblico ministero Davide Rosati questa mattina è tornato a Torricella per un altro sopralluogo e per verificare alcuni particolari emersi dai rilievi dei carabinieri e dei loro colleghi del Ris di Roma.
SI INDAGA NELLE FREQUENTAZIONI FEMMINILI. Tra le tre o quattro piste seguite dagli investigatori, ce n’è una che attira maggiori sforzi. Il pensionato avrebbe avuto frequentazioni femminili che adesso sono al vaglio di riscontri e verifiche. Di Luca di recente sarebbe stato anche notato da alcuni testimoni avere una violenta discussione con due donne, nei pressi della sua abitazione e questo particolare potrebbe essere collegato al delitto.